La Crennese, primo appuntamento del circuito delle ciclostoriche di Lombardia, posizionata in calendario proprio nei primi giorni di primavera, propone un percorso di 55 km, alla portata di tutti, anche di chi non ha ancora “la gamba”, non ha ancora macinato troppi chilometri.
Non ci faremo mancare un vero momento di ristoro, in un luogo magico lungo il percorso: le antiche ghiacciaie di Cazzago Brabbia (foto: varesenews.it), al termine del tratto che segue le sponde del lago di Varese.
Un luogo magico, dove si sente viva tutta la storia di una piccola comunità. “I giazèr” (così si chiamano in dialetto locale) risalgono al Settecento, sono tre edifici simili a chiesette in pietra, ma dalla funzione completamente diversa: conservare il ghiaccio e il pesce pescato nel Lago di Varese. All’interno avevano infatti un ampio spazio sotterraneo: quando la superficie del lago si copriva di ghiaccio, questo veniva tagliato a blocchi e portato nello spazio sotterraneo delle ghiaccaie. Nella parte superiore veniva poi stivato il pesce pescato, così da conservarlo nei mesi successivi. Da Cazzago il pesce raggiungeva Varese, ma anche Milano e Novara.
In occasione del passaggio della ciclostorica La Crennese lo spazio delle ghiacciaie sarà aperto e visitabile. Bastano pochi minuti e c’è il tempo, per chi vuole, di salire appena la scalinata in pietra che porta alla chiesa e scorgere così l’acqua del lago appena oltre gli alberi. O ancora, si può scendere, a piedi, fino alla “darsena”, il porticciolo del paese, poco distante.